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Il regno del burro: Una guida completa al latteo dorato

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Il burro, un alimento ricco di storia e tradizione, regna da secoli nelle cucine di tutto il mondo, conferendo un tocco di cremosità e sapore a piatti dolci e salati. In Italia, il burro vanta un posto speciale nella gastronomia, soprattutto nelle regioni del Nord. In questa guida completa, esploreremo a fondo il mondo del burro, approfondendo le sue caratteristiche, i benefici per la salute, i modi di utilizzo e le differenze tra i vari tipi di burro.

Il consumo di burro in Italia

I dati di Assolatte indicano che nel 2023 il consumo di burro in Italia è stato di circa 4 kg pro capite, in leggero calo rispetto agli anni precedenti. Nonostante questa flessione, il burro rimane un ingrediente fondamentale nella cucina italiana, apprezzato per il suo gusto e la sua versatilità.

Come nasce il burro: dalla mucca alla tavola

Il burro si ottiene dalla lavorazione della panna, la parte grassa del latte vaccino. La panna viene sottoposta a un processo di agitazione o centrifugazione, che separa i globuli di grasso dal lattosio e dalle proteine del latte. Il grasso ottenuto viene poi impastato e modellato per ottenere il burro.

Metodi di lavorazione: un burro per ogni esigenza

Esistono diversi metodi di lavorazione del burro che determinano le sue caratteristiche finali:

  • Burro dolce: ottenuto dalla panna fresca pastorizzata, ha un sapore delicato e una consistenza morbida.
  • Burro acido: prodotto dalla panna fermentata con colture batteriche, ha un sapore più intenso e una consistenza leggermente più soda.
  • Burro chiarificato: ottenuto dalla fusione del burro e dalla successiva rimozione della caseina e dell’acqua, ha un punto di fumo più alto e un sapore neutro.
  • Burro di centrifuga: prodotto dalla centrifugazione ad alta velocità della panna, ha un sapore leggermente caramellato e una consistenza più granulosa.

Qualità del burro: un mondo di sfumature

La qualità del burro dipende da diversi fattori, tra cui la qualità del latte, il metodo di lavorazione e la stagionatura. In generale, un burro di alta qualità si distingue per:

  • Sapore: un burro di alta qualità ha un sapore pulito, fresco e privo di difetti.
  • Aroma: un buon burro presenta un aroma latteo delicato e piacevole.
  • Colore: il colore del burro dovrebbe essere un giallo paglierino uniforme.
  • Consistenza: la consistenza del burro deve essere morbida e cremosa, ma non grassa o appiccicosa.

Valori nutrizionali (per 100 g)

NutrienteValore
Calorie716 kcal
Grassi82 g
– Saturi54 g
– Monoinsaturi23 g
– Polinsaturi3 g
Carboidrati0,6 g
Proteine0,7 g
Fibre0 g
VitamineA, D, E
MineraliSodio, calcio

Pro e contro del burro

Pro:

  • Dona sapore e consistenza cremosa alle pietanze
  • Adatto per la preparazione di dolci e prodotti da forno
  • Fonte di vitamina A e D
  • Può essere utilizzato per saltare e rosolare cibi a fuoco basso

Contro:

  • Ricco di grassi saturi
  • Può aumentare il colesterolo LDL (“cattivo”) e il rischio di malattie cardiovascolari
  • Non adatto a diete ipocaloriche o iperproteiche
  • Punto di fumo basso
  • Può risultare indigesto per alcune persone

Utilizzi del burro: un ingrediente versatile

Il burro trova impiego in una vasta gamma di preparazioni culinarie:

  • Dolci: torte, biscotti, crostate, creme
  • Prodotti da forno: pane, focacce, pizza
  • Piatti salati: salse, risotti, verdure, carni
  • Fritture: per alcuni tipi di frittura (es. cotoletta alla milanese), serve il burro chiarificato

Burro chiarificato: il gioiello dorato della cucina

Oltre ai tradizionali burri dolci e acidi, esiste un’altra preziosa variante: il burro chiarificato. Ottenuto dalla lavorazione del burro tradizionale, il burro chiarificato si distingue per il suo punto di fumo più alto e il suo sapore neutro, che lo rende perfetto per diverse cotture ad alte temperature.

Come si ottiene il burro chiarificato?

Il burro chiarificato si ottiene attraverso un semplice processo di chiarificazione:

  1. Sciogliere il burro: Il burro viene fatto sciogliere a fuoco basso in una pentola, separando la parte grassa (che diventerà il burro chiarificato) dalla caseina e dall’acqua, che si depositano sul fondo.
  2. Rimozione delle impurità: La schiuma che si forma sulla superficie del burro sciolto viene accuratamente rimossa per ottenere un prodotto finale limpido e puro.
  3. Filtrazione: Il burro chiarificato viene filtrato per eliminare eventuali residui di caseina o acqua.
  4. Raffreddamento: Il burro chiarificato viene fatto raffreddare completamente e poi conservato in un contenitore ermetico.

A cosa serve il burro chiarificato?

Il burro chiarificato vanta numerose proprietà che lo rendono un ingrediente prezioso in cucina:

  • Punto di fumo alto: Il burro chiarificato ha un punto di fumo di circa 190°C, decisamente più alto rispetto al burro tradizionale (circa 130°C). Questo lo rende ideale per fritture, salti a fuoco vivo e cotture ad alte temperature senza il rischio di bruciarsi o rilasciare sostanze nocive.
  • Sapore neutro: Il burro chiarificato non altera il sapore dei cibi, permettendo di esaltare gli ingredienti principali senza aggiungere sapori indesiderati.
  • Versatilità: Il burro chiarificato può essere utilizzato per una vasta gamma di preparazioni culinarie: friggere, saltare, rosolare, preparare salse, condire verdure e persino per la pasticceria.
  • Durata di conservazione: Il burro chiarificato si conserva più a lungo rispetto al burro tradizionale, grazie all’assenza di acqua e proteine. Può essere conservato in frigorifero per diverse settimane o a temperatura ambiente per periodi più brevi

Per mantenere il burro fresco e fragrante è importante conservarlo correttamente:

  • In frigorifero: avvolto in carta pergamena o riposto in un contenitore ermetico, il burro si conserva per circa 2 settimane.
  • In freezer: per una conservazione più lunga (fino a 6 mesi), il burro può essere congelato. È consigliabile congelarlo in porzioni per un uso più pratico.

Falsi miti da sfatare

Esistono alcuni falsi miti sul burro che è importante sfatare:

  • Il burro fa ingrassare: se consumato con moderazione, il burro non fa ingrassare. Anzi, può aiutare a controllare il senso di sazietà.
  • Il burro è dannoso per la salute: il burro, se consumato in quantità eccessive, può aumentare il colesterolo LDL (“cattivo”) e il rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, se inserito in una dieta equilibrata e associato ad uno stile di vita sano, può essere un alimento gustoso e nutriente.
  • Tutti i burri sono uguali: la qualità del burro dipende da diversi fattori, tra cui la qualità del latte, il metodo di lavorazione e la stagionatura. Un burro di alta qualità si distingue per sapore, aroma, colore e consistenza.

In conclusione:

Il burro, se utilizzato con criterio e moderazione, può essere un ingrediente prezioso nella nostra cucina, donando sapore, cremosità e un tocco di tradizione alle nostre pietanze. Scegliere burro di alta qualità e utilizzarlo come parte di una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per godere appieno dei suoi benefici e del suo gusto inconfondibile.

Buon appetito!

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